Viaggio tra i sapori tipici regionali. Abruzzo: gli arrosticini

L’Italia è un Paese dalla grande tradizione culinaria, fatta di piatti tipici regionali preparati con materie prime di qualità, favorite da un clima variegato e particolarmente generoso. Dal nord al sud, infatti, ciascuna regione propone una serie di speciali pietanze, sia dolci che salate, profondamente radicate nella cultura del Belpaese e spesso tramandate di generazione in generazione.

Siete pronti a partire con noi in un viaggio alla scoperta delle bontà enogastronomiche nostrane? Allora pronti, via!

Ma cominciamo prima con un indizio: è uno degli street food più amati in Italia. Si compone di pezzetti di carne ovina infilzati su uno spiedino. Se sei un vero appassionato non puoi farne a meno di mangiarne almeno 10-15. Avete capito di quale cibo si tratta? Parliamo degli arrosticini, uno dei simboli culinari dell’Abruzzo.

Qui da Noi post (1)Pare che questo cibo da strada sia stato inventato intorno al 1930 da un paio di pastori del Voltigno che pensarono di tagliare la carne di una pecora anziana a pezzetti e infilarla in bastoncini di legno di “vingh”, una pianta che cresce spontanea lungo i fiumi della zona. Per la cottura staccarono un pezzo di grondaia e utilizzarono del carbone. Per questo, ancora oggi, la griglia tipicamente usata per cuocere gli arrosticini viene detta anche “canala”, per la forma simile al canale di una grondaia.

Importante sottolineare che esiste una forte differenza tra gli arrosticini artigianali e quelli di serie. La tipologia artigianale prevede che la carne ovina venga tagliata a mano con il coltello, i pezzetti abbiano forma e dimensioni irregolari e ci sia un’alternanza tra parte magra e parte grassa. Nella produzione seriale, invece, gli arrosticini sono formati da pezzetti di carne di forma cubica di circa 1 cm per lato, che vengono infilati su uno spiedino di legno lungo massimo 20 cm.

Come si cucinano? Ovviamente alla brace, adagiandoli delicatamente sulla griglia e lasciandoli arrostire per qualche minuto. In Abruzzo, si utilizza un braciere dalla caratteristica forma allungata che garantisce la concentrazione di un’alta temperatura nella porzione di spiedino dove è posizionata la carne, lasciando invece a temperatura ambiente le due estremità. Si condiscono con un po’ di sale e voilà! Per renderli più sfiziosi, si può utilizzare anche un olio marinato con peperoncino, pepe e rosmarino. Inoltre si possono accompagnare a fette di pane casereccio scaldate anch’esse sulla brace e cosparse di olio extra vergine di oliva. Quale bevanda abbinare? Ovviamente un buon bicchiere di vino riso, magari un bel Montepulciano d’Abruzzo.