“Il cibo non c’entra nulla” nella catena di trasmissione di Coronavirus

In tantissimi credono erroneamente che il virus possa essere trasmesso tramite il cibo, visto che si è spesso parlato del collegamento fra il primo focolaio cinese e il famoso mercato del pesce e animali vivi di Wuhan. Si è ipotizzato che il virus sia stato passato all’uomo proprio da uno di questi prodotti venduti in tale mercato.

La notizia non è stata mai appurata né mai smentita, ma una cosa è certa: il Ministero della Salute e l’OMS hanno dichiarato che le malattie respiratorie, come quelle causate da coronavirus, non si tramettono attraverso il cibo.

cibo_coronavirusAnche il Dipartimento malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un manifesto dove precisa che il virus non si trasmette per via alimentare e che in Europa è vietata l’importazione di carne cruda e di animali vivi dalla Cina. Questo in merito alla richiesta di alcuni paesi di un’etichetta virus-free ai prodotti italiani importati. L’Istituto ha dichiarato che nella catena di trasmissione di coronavirus “il cibo non c’entra nulla”. E’ sempre buona prassi, e non soltanto in questa situazione, seguire una serie di raccomandazioni precauzionali per la preparazione e il consumo dei cibi, come lavare le mani prima di cucinare e dopo aver toccato cibi crudi, evitare il consumo di alimenti di origine animale crudi o poco cotti e rispettare le normali regole di igiene per evitare la contaminazione crociata. Per la stessa motivazione, è consigliabile sempre consumare frutta, verdura e pesce che rafforzano il sistema immunitario grazie alle tante vitamine, soprattutto la vitamina C, A ed E e gruppo B, mentre nel pesce gli omega-3 contribuiscono a ridurre l’infiammazione delle vie respiratorie.

Ma la vera problematica che allarma nutrizionisti e pediatri è la sedentarietà a cui ci “costringe” – giustamente – il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Dobbiamo tutti rimanere in casa, ed è bene quindi rivedere la nostra alimentazione preferendo cibi leggeri e digeribili, facendo attenzione ai condimenti, ai prodotti raffinati, alle porzioni abbondanti e preferendo centrifugati (il negozio di Amazon è aperto h 24 e ci consentirebbe di acquistare estrattori e centrifughe varie) a snack al cioccolato. Smartworking e telelavoro sono strumenti preziosi che ci consentono di continuare ad essere produttivi, tuttavia aumentano il rischio di sedentarietà e, dunque, di sovrappeso. Bene, allora, riprendere le videocassette di Jane Fonda per organizzare una lezione di fitness in salotto oppure riprendere dalla cantina la vecchia cyclette impolverata. O ancora, potreste fare quella che potrebbe essere ribattezzata come “la ginnastica ai tempi del coronavirus”: su e giù per le scale almeno due volte al giorno, tutti i giorni!