Pesto di cavolfiore

Utilizzare quotidianamente le verdure in cucina, oramai lo sappiamo, è la prima scelta per salvaguardare la nostra salute.
Tuttavia ho riflettuto su molti gesti che abitualmente compio in cucina senza porvi troppa attenzione e sono rimasta davvero colpita. Cucino moltissimo le verdure, ma quanta parte di esse finisce nel cassonetto dell’organico?

Buona parte di ciò che è ancora perfettamente edibile, non lo consideriamo degno di attenzione, e lo buttiamo nella spazzatura, eppure lo abbiamo pagato. Non solo, spesso, ciò che buttiamo non è affatto uno “scarto” come si pensa…

Un esempio? Un tipico ortaggio invernale: il cavolfiore. Quanti di noi buttano tutte le foglie?
E’ un vero peccato! Io ho provato a utilizzarle per fare un pesto e vi assicuro che è venuto davvero delizioso.

Con questo pesto di cavolfiore ci ho condito la pasta e con quello avanzato ho preparato delle golose tartine, che sono risultate sfiziosissime.

Volete sapere come ho fatto?

Ecco qui:

PESTO DI CAVOLFIORE_anastasia grimaldi (1)Ingredienti
le foglie di un cavolfiore (di 1 kg circa)
30 g di pinoli
30 g di parmigiano grattugiato
30 g di pecorino romano
3 cucchiai d’olio extra-vergine di oliva
1 filetto di acciuga

Procedimento
Pulite il cavolfiore separandone accuratamente le foglie, quindi pulitele rimuovendo eventuali foglie ingiallite e parti rovinate.

Lavatele bene sotto acqua corrente e ponetele a bollire in una pentola con acqua bollente salata per 30 minuti. Quindi scolatele bene e preparate il pesto.

In un mixer tagliate a pezzetti le foglie già cotte, aggiungete il pecorino, il parmigiano, i pinoli, l’acciuga e frullate fino a che il cavolfiore diventi cremoso, quindi aggiungete l’olio e lisciate bene la salsa frullando ancora per qualche minuto.

Ed eccolo pronto, per condire una pasta o per spalmarlo sulle tartine, decorandole con il pepe rosa, come ho fatto io.

Non è un’idea carinissima?

Io questa ricetta di riciclo non la lascio più, d’ora in poi niente spreco, le foglie di cavolfiore finiranno così.

Autore: Anastasia Grimaldi
Blog: Sapere i Sapori