Andrea MAINARDI: la passione in cucina tra lavoro e famiglia

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Chef e volto di FoxLife

Andrea Mainardi ha 33 anni, un ristorante di successo e conduce due importanti trasmissioni televisive. Lo chef di Officina Cucina, nuovo volto dei programmi FoxLife, Ci Pensa Mainardi e Tra due Fuochi, ha una vita ricca di impegni che non lo distraggono però dalla famiglia e dalla passione per la cucina.

Qui da Noi lo ha incontrato durante il Festival della Tv e dei nuovi media a Dogliani e ne ha approfittato per fargli qualche domanda sulla sua vita da chef e da papà!

Essendo così giovane la domanda sorge spontanea, quando hai capito che fare lo chef sarebbe stato il tuo futuro?

“Ho cominciato a 8 anni ad appassionarmi di cucina, guardando ciò che preparava mia madre. Un giorno sfogliando una rivista di cucina vidi un articolo su Gualtiero Marchesi e il mio primo pensiero è stato: da grande voglio essere come lui.”

Già da piccolo sognavi in grande… “Sì, diciamo che ero già ambizioso da bambino! La cosa più importante e più bella nella vita è riuscire a scoprire le proprie passioni e una volta individuate dare il massimo per raggiungere i propri obiettivi.”

Oltre ad essere uno chef di successo sei anche papà e fidanzato, c’è quindi un piatto che ti piace proporre alla tua famiglia?

“Ovviamente devo seguire i loro gusti. Mia figlia ad esempio adora preparare e mangiare le lasagne: un pasto completo con carboidrati, proteine e che io amo particolarmente poichè legato alla tradizione italiana. Per me e Michelle è un modo per stare insieme, giocare e al tempo stesso impara cosa vuol dire condurre una buona alimentazione. Perché vedete la cucina non è solo un lavoro, ma uno stile di vita e un valore famigliare che troppo spesso forse dimentichiamo.”

lasagne_mainardiNon possiamo che essere d’accordo con chef Mainardi, sebbene infatti la nostra sia una lunga tradizione quella culinaria, spesso ci dimentichiamo che preparare un piatto significa amore, cura di sé stessi e degli altri.

Tornando alla sfera professionale, ci sarà pure un segreto per diventare uno chef così famoso in poco tempo? “Uno solo: fare tanta, tanta, tanta gavetta! Devi iniziare quando sei giovane e disposto ad accettare compromessi pur di lavorare, imparare e inventare così te stesso. I giovani di oggi forse sono un po’ abbagliati dal successo dei programmi di cucina e non capiscono quanto in realtà occorra impegnarsi per arrivare a quel punto.”

Mai illudersi che sia una professione facile e per tutti, ma quale consiglio daresti quindi ad un giovane che si avvia verso questa professione?

“Devi diventare uomo prima di diventare chef. Questo è il mio consiglio: studia, lavora sodo e poi punta in alto. L’obiettivo principale per uno studente è quello di individuare le grandi personalità del mondo della cucina per poi mirare a lavorare nei loro ristoranti. Solo così potranno capire cos’è che fa la differenza nell’alta ristorazione, trarre i migliori insegnamenti e diventare chef rinomati a loro volta.”