Scones dolci e salati con burro fiorito

Ho pensato agli Scones dolci e salati per un momento di festa, come il periodo di Ferragosto, o un momento per noi stessi, per una colazione domenicale o una pausa pomeridiana.

Ci sono prodotti che parlano del territorio, così variegato, e delle nostre tradizioni. Le erbe, ad esempio, hanno avuto una valenza fondamentale nella cura e nell’alimentazione dell’uomo.

Il progetto di Saut Cercivento, tramite la Cooperativa sociale Taviele, ha come finalità la valutazione del carattere del territorio, la Carnia, nel rispetto dei ritmi della natura e della sua protezione.

L’Infuso floreale, che è un inno al colore, arricchisce il burro fiorito che accompagna gli scones, le focaccine anglosassoni che presento in due versioni. Una è salata, che condisco con il Sale Aromatico Saut Cercivento e l’Infuso del mattino mentre la dolce è spolverata con lo zucchero.

Ho utilizzato la farina di tipo 1 di grano tenero di Palazzo Piccolo, sinonimo di qualità e rispetto del territorio.

Il burro è volutamente adattabile alle due versioni, ma potete optare per il dolce o il salato aggiungendo un pizzico di sale aromatico o un cucchiaio di zucchero.

Ingredienti

Per gli scones, impasto comune:
Farina di grano tenero tipo 1 di Palazzo Piccolo, 250 grammi + 30 circa per la lavorazione
Burro, 90 grammi a temperatura ambiente
Zucchero, 50 grammi
Sale, mezzo cucchiaino
Lievito per dolci, una bustina
Uova, uno grande
Latte, 165 grammi
Per gli scones salati:
Infuso del Mattino,
Sale aromatico Saut Cercivento, un cucchiaino raso più quello per lo spolvero
Per gli scones dolci:
Zucchero semolato
Per il burro fiorito:
Burro, 75 grammi a temperatura ambiente
Infuso floreale Saut Cercivento, due cucchiai circa

Procedimento

Burro floreale.
Preparare il burro alcune ore prima di servire gli scones o anche il giorno precedente.

In una ciotolina, lavorare il burro morbido con un cucchiaio fino a quando sarà una crema.

Aggiungere l’infuso floreale con molta delicatezza per non rovinare i fiori, lasciando da parte qualche fiorellino per decorare la superficie, e mescolare con cura.

Trasferire il composto sul foglio di alluminio e dare una forma cilindrica.

Arrotolare il burro e trasferirlo in frigorifero fino a quando sarà nuovamente solido e manterrà la forma.

Scones.
Fare ammorbidire il burro tagliato a dadini lasciandolo a temperatura ambiente.

In un robot, mescolare bene la farina con lo zucchero, il sale e il lievito chimico per dolci.

Aggiungere il burro morbido tagliato a cubetti e azionare il robot con brevi movimenti fino a quando avrà un aspetto sabbioso.

In una fondina, sbattere l’uovo con il latte e tenere da parte 25 grammi per spennellare gli scones.

Unire il liquido alla farina e amalgamare velocemente: l’impasto sarà molto morbido.

Trasferire l’impasto sulla spianatoia infarinata e lavorare l’impasto il tempo strettamente necessario a renderlo omogeneo, aiutandosi con una spatola.

Dividerlo in due parti e distribuire su una metà l’Infuso del mattino.

Stendere l’impasto in due sfoglie alte circa 1,5; io li ho fatti più bassi, ma potete alzare l’impasto anche a tre centimetri: considerate che durante la cottura si alzano molto.

Con un coppapasta o un bicchiere, ritagliare dei tondi di 4 centimetri di diametro e rimpastare i ritagli ripetendo l’operazione. Cercare di lavorare la pasta il meno possibile.

Trasferire gli scones sulla placca del forno foderata da carta forno e spennellare con il latte e uovo tenuto da parte.

Scones salati.
S
polverare la superficie con il sale aromatico.

Scones dolci.
Distribuire sulla sommità lo zucchero semolato.

Infornare a 200 gradi per 10 minuti o fino a quando saranno dorati.

Servire gli scones con il burro fiorito.

Nota e curiosità. Non solo noi italiani siamo superstiziosi, ma anche gli inglesi non scherzano! Secondo questa logica, vi raccomando di tagliare i tondi senza ruotare il coppapasta, perché questo sarà il motivo se non vi lievitano bene.

Inoltre è consigliato porli sulla placca del forno rovesciandoli, per una forma più omogenea.

Autore: Francesca Vassallo
Blog: La Maggiorana Persa