Frittata con formaggio al tartufo

In questi giorni di freddo e pioggia che procrastinano l’arrivo dell’estate (non detestatemi, ma soffrendo il caldo non posso dire di essere precipitata nell’infelicità meteorologica), sento ancora il desiderio di preparare piatti belli tosti, di quelli corroboranti e capaci di dare energia attraverso sapori intensi e rinvigorenti.

Frittata-Formaggio-Tartufo_Uberti_IMG1Lo faccio pensando al fatto che non vedo l’ora di fare lunghe camminate in montagna, seguendo sentieri che si dipanano tra boschi profumati e accoglienti, ruscelli cristallini e freddissimi che, al tocco, fanno sussultare il cuore e gli scenari mozzafiato dei laghi verdi e placidi.

La mia Frittata con formaggio al tartufo, per chi come me passerà le proprie vacanze sui monti, è una soluzione perfetta per fare il pieno di energia. Può essere consumata calda subito dopo averla preparata o la si può riscaldare il giorno seguente, ma è deliziosa anche a temperatura ambiente, in un bel panino farcito che preveda, oltre a essa, un po’ di insalata verde. Già me lo vedo questo panino, avvolto in un tovagliolo a quadretti bianchi e rossi, custodito nello zaino e mangiato giunti a destinazione, su un prato, cercando di avvistare le marmotte…

Ora, prima di passare alla ricetta, vi chiedo di concedermi un attimo di riflessione e di “sponsorizzazione”. Se avete l’immensa fortuna di poter fare le vacanze perché la pandemia non vi ha messo in ginocchio economicamente o non vi ha colpito sotto il profilo della salute – come, purtroppo, è successo a tante persone – scegliete le località italiane. Non è solo un fatto legato al sostegno dell’economia nazionale; è anche un modo per riappropriarsi del proprio territorio, riscoprendolo o conoscendolo. Nella disgrazia, facciamo in modo che quello che stiamo vivendo ci insegni qualcosa. Lungi da me voler vestire i panni della predicatrice, ma sarei felice di sapere che siamo capaci di fare tesoro delle esperienze, di far nostro il valore della parola grazie e di essere autenticamente solidali. Di là dal nichilismo e dalla rassegnazione che spesso si manifestano attorno o dentro di noi, di cose buone ne esistono tante e noi possiamo esserne messaggeri. Nessuno è perfetto o sempre abbastanza forte o abbastanza sereno, ma possiamo provarci.

Tornando alla ricetta, pronti per un pieno di sapore?

Ho realizzato questa ricetta per il progetto QUI DA NOI di Fedagri Confcooperative con il quale ho il piacere di collaborare da diversi anni.

Gli ingredienti che ho utilizzato mi sono stati offerti da produttori che aderiscono al progetto e concorrono a impreziosire il paniere delle bontà italiane, inestimabile crogiolo di risorse alle quali le persone fortunate possono attingere per creare piatti sempre diversi e per accrescere la propria cultura dei territori.

Nello specifico, il formaggio è a marchio Trevalli, una società cooperativa che ha sessant’anni di vita e che è tra i primi gruppi italiani che producono e trasformano latte. La sede principale si trova in provincia di Ancona, a Jesi, ma attorno a essa gravitano undici cooperative socie, di sette regioni diverse. Uno dei valori aggiunti della rete cooperativa di Trevalli è rappresentato dal fatto che il latte destinato ai consumatori, attraverso diversi marchi, è sempre locale. Un consumatore piemontese, ad esempio, acquistando il latte che nasce sotto l’egida Trevalli ed entra sul mercato con brand diversi, non porterà mai a casa un latte abruzzese o marchigiano, ma un prodotto della propria terra.

La celebrazione del legame con il territorio è quindi importante per questa cooperativa che ha voluto portare tale principio sul piano della produzione industriale.

Quello che ho scelto per la mia frittata è un formaggio a media maturazione, ottenuto da latte misto bovino e ovino. Si tratta di una caciotta aromatizzata con tartufo estivo (scorzone) che ricalca la tradizione marchigiana di arricchire i formaggi con ingredienti naturali, come la produzione della norcineria contadina insegna.

Preparazione: 00 minuti
Cottura: 00 minuti

Ingredienti
(dosi per 3 persone)

50 grammi di formaggio misto al tartufo scorzone Trevalli
4 uova grandi
150 grammi di panna fresca
Pepe nero macinato al momento q.b.
Sale q.b.
15 grammi di burro

Procedimento

Tagliare il formaggio a cubetti di 1 centimetro di lato.

Sgusciare le uova in una capiente ciotola, quindi unire la panna.

Condire con una macinata di pepe e poco sale (il formaggio che sarà aggiunto alla preparazione è già sapido).

Sbattere il tutto con una frusta a mano per ottenere una consistenza omogenea, dopodiché aggiungere i cubetti di formaggio.

In una spessa padella antiaderente con diametro di 16 centimetri, sciogliere il burro a fiamma dolce.

Alzare la fiamma portandola a intensità medio-alta, quindi versare il composto precedentemente preparato dopo averlo mescolato per favorire la distribuzione del formaggio all’interno di esso.

Cuocere per 1 minuto affinché il fondo e i lati della frittata rapprendano, poi ridurre il calore al minimo.

Coprire e proseguire la cottura per 10 minuti.

Trascorso il tempo, utilizzando una forchetta mescolare delicatamente la parte centrale della frittata che non risulta rappresa toccando anche il fondo della padella.

Coprire nuovamente e cuocere per altri 10 minuti o fino a completo rassodamento.

Rovesciare la frittata su un piatto e lasciare riposare per circa 5 minuti prima di servire.

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Autore: Paola “Slelly” Uberti
Blog: SLELLY The Dark Side of Kitchen