Coronavirus. I ristoranti e la questione “tovaglie”

Il 77% degli italiani sente la necessità di ritornare alla normalità e per farlo vuole tornare a consumare un pasto all’interno dei ristoranti. Questo è ciò che è emerso da un sondaggio effettuato su 13mila iscritti all’app TheFork.

Il contagio fa meno paura ma rimangono essenziali tutte le misure di sicurezza: dal pagamento contactless alla possibilità di prenotare un tavolo all’aperto fino all’importantissima sanificazione dei locali.

E parlando di sanificazione, non parliamo solo di mascherine, distanziatori o guanti, ma di tutti gli accorgimenti che tutti i pubblici esercizi devono adottare, tenendo conto della psicosi diffusasi negli ultimi mesi e ovviamente dei reali rischi di contagio.

Ristoratori e proprietari di esercizi mettono da parte tovaglie e tovagliette e tirano fuori detergenti, igienizzanti e disinfettanti. La soluzione di una tavola spoglia e chic, ora intimorisce i commensali, che dovranno avere il coraggio di togliere guanti e mascherina e mangiare su una superficie scarna e lucida.

Proprio a questo proposito è intervenuto Marco Marchetti, presidente di Assosistema Confindustria, l’associazione che rappresenta le imprese che svolgono servizi di sanificazione e noleggio biancheria per ristoranti ed alberghi. Secondo Marchetti, bisogna tornare all’utilizzo delle tovaglie, poiché l’igiene in tempi di Coronavirus è un prerequisito fondamentale e solo in tempi successivi possono essere fatte scelte estetiche o economiche. Stiamo parlando di un settore da 30mila addetti che è stato messo a dura prova dalla crisi del settore turistico, indotto diretto dell’economia italiana.

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Il presidente di Assosistema Confindustria sottolinea come l’utilizzo di tovaglie e tovaglioli riutilizzabili sia il modo migliore per evitare la diffusione di germi e batteri durante i pasti. La biancheria da tavola che ha subito un intero processo industriale di trattamento dal ritiro, cernita, lavaggio, stiratura, ricomposizione, confezionamento fino al trasporto e consegna al cliente finale, da azienda certificata UNI EN 14065 e Linee Guida Assosistema, sono garantite da un controllo sulla biocontaminazione del tessile attraverso un sistema di Risk Analisys Biocontamination Control.

L’utilizzo di tavoli senza tovagliato comporta altresì numerosi rischi, come la creazione di forti problemi nella buona prassi di igienizzazione del tavolo: nel momento del riordino della tavola, la superficie dovrà essere lavata obbligatoriamente in presenza dei clienti e in modo celere attraverso l’utilizzo di panni e prodotti che abbiano un contenuto disinfettante alto.