Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Un must per i cheese lover

Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Turismo, una ricorrenza stabilità nel 1979 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare e incentivare in tutto il mondo lo sviluppo di un turismo sempre più responsabile e globalmente sostenibile.

Turismo e sviluppo rurale” è il tema scelto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale del Turismo per la presente Giornata, ancora prima dell’emergenza COVID-19, indicando provvidenzialmente una delle strade verso una possibile ripresa del settore turistico.

Come ben sappiamo, infatti, dal periodo particolare e incerto che stiamo vivendo, ne è derivata una drastica riduzione della mobilità umana e del turismo, sia internazionale che nazionale, collocandosi ai minimi storici. Ma la voglia di fare le valigie e partire per un viaggio, sicuramente, non manca.

Oggi, allora, grazie agli amici di Verde Latte Rosso, vi “accompagnamo” alla scoperta di un luogo incantevole, situato in provincia di Belluno, nel Veneto settentrionale. Se poi siete anche amanti dei formaggi, tombola!

Siete ma stati sulle Dolomiti? Vi piacerebbe ammirare la loro magnificenza?
Siete appassionati del formaggio Piave?
Andate letteralmente matti per il Montasio?

Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, sembra fare proprio al caso vostro!

dolomiti

Qui potrete assaggiare questi due importanti prodotti DOP e molte altre specialità casearie! Il parco, di oltre 31mila ettari che si estendono ai piedi delle cime, Patrimonio Unesco, è ricoperto per la metà di boschi e per un terzo di pascoli e prati. E’ infatti il luogo ideale per scoprire sapori, storia e natura con tutta la famiglia.

Un paradiso per gli amanti dei formaggi

Oltre a Piave e Montasio, il Parco delle Dolomiti Bellunesi è un vero scrigno di tesori preziosi per gli amanti del latte cagliato. Tra le produzioni a km zero si trovano infatti:

  • formaggi tipici come “Casel”, “Dolomiti” e “Malga Bellunese”;
  • lo Schiz, un formaggio fresco, compatto, dal delicato aroma di latte che si consuma tradizionalmente fritto in padella;
  • caciotte di capra;
  • ricotta affumicata;
  • burro a latte crudo di malga.

Per scoprire questi tesori di gusto basta imboccare la “Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi”. Si può scegliere tra ben 10 itinerari nati per valorizzare le tradizioni agroalimentari e le imprese locali che sono i custodi di questo territorio e dei suoi paesaggi. Vi porteranno tra alpeggi e caseifici di montagna, rifugi e agriturismi, produttori agricoli e negozi tipici. Il tutto immersi negli affascinanti paesaggi del Parco delle Dolomiti Bellunesi.

Sapori del Parco delle Dolomiti Bellunesi

Perché non abbinare ai favolosi formaggi del parco l’eccezionale miele delle Dolomiti Bellunesi DOP? Lo si può trovare in sei tipologie: millefiori, acacia, tiglio, castagno, rododendro e tarassaco. Ognuno con aspetto e caratteristiche organolettiche che lo rendono unico nel proprio genere. Nell’area protetta troverete tanti altri prodotti tipici:

  • frutti antichi come la fragola delle dolomiti e la mela “prussiana” (che una volta affettata o cotta ed essiccata diventa “Kodinze” o “Kodinzon”);
  • verdure autoctone come i fagioli di Lamon e “gialet”, la patata di Cesiomaggiore e la zucca “santa”;
  • salumi tradizionali come il “figadet”, la sopressa “investida” e il salame di asino.

Fauna del Parco delle Dolomiti Bellunesi

Mentre percorrete “La Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi” (o qualche altro degli 88 itinerari che attraversano il parco, adatti a tutti i gusti) potreste scorgere in volo la possente aquila reale. Oppure vedervi passare davanti come saette un cervo, capriolo o muflone. Immersi, durante la bella stagione, in una nuvola di farfalle: nel parco ne vivono 106 specie di diurne e ben 600 di notturne! Tra i rettili ci sono il ramarro, la lucertola muraiola e la rara vipera dal corno (che, fortunatamente, si incontra molto difficilmente).

Conoscere la storia e la natura

Nei 15 Comuni compresi nel Parco si trovano numerosi musei che permettono di scoprire meglio il territorio e la sua storia. Come il Museo naturalistico delle Dolomiti Bellunesi, il Giardino botanico “Campanula Morettiana”, il Museo etnografico della provincia di Belluno, il Museo mineralogico e paleontologico. Ma anche luoghi che raccontano gli antichi mestieri di queste valli: il Museo degli “zattieri” (i commercianti di legname che sfruttavano la corrente del Piave “navigando” con i tronchi fino a Venezia), quello della pietra e degli scalpellini, e ancora del ferro battuto, dei seggiolai… E infine anche dei musei naturalistici a cielo aperto, detti “biotopi”. Ambienti unici come l’abieteto della Val del Grisol, i laghetti di Sant’Eustachio, il lago e le “masiere” di Vedana, la fonte del torrente Ardo, il vincheto di Celarda.

Fonte: Verde Lette Rosso