Il frico

Il frico è il piatto più rappresentativo della cucina friulana, tradizionalmente accompagnato con la polenta. La sua origine è antichissima, troviamo infatti una ricetta antesignana nel “Libro de Arte Coquinaria” di Maestro Martino, nato intorno al 1450.

È un piatto povero della tradizione contadina, che utilizzava i ritagli e le croste del formaggio.
Si presenta in due versioni, una croccante a base di solo Montasio, e una morbida con l’aggiunta di patate. Ha l’aspetto della frittata, della quale ne ricalca la cottura, ma non contiene le uova.

Va servito caldissimo, con il formaggio fuso.

Ingredienti
250 g formaggio Montasio, possibilmente di due stagionature differenti
350 g patate di pasta gialla (pulite)
20 g cipolla
30 g burro
sale
pepe

Procedimento
Tritate la cipolla e fatela stufare nel burro fuso, a fuoco basso.
Sbucciate le patate e affettatele molto sottili. Aggiungetele alla cipolla, pepate e salate con moderazione, perché il formaggio contiene già il sale.
Cuocete a fuoco basso con il coperchio fino a quando le fette di patate si romperanno con una paletta. Mescolate spesso. Occorreranno circa 15 minuti.
Frantumatele con il cucchiaio.
Tagliate il formaggio a pezzetti piccoli, soprattutto quello più stagionato.
Aggiungete gradualmente il Montasio, mescolando sempre fino a completo scioglimento. Mantenete un calore medio che consenta al formaggio di liquefarsi.
Livellate il composto con una forchetta, abbassate la fiamma e fate dorare.
Con l’aiuto di un coperchio unto, girate il frico e fatelo dorare dall’altro lato, come per le frittate.
Fate scivolare via l’unto che si è formato e disponete su un piatto.
Servite caldissimo.
Per la presentazione, potete accompagnare dei triangolini o quadratini di frico con delle fette di polenta abbrustolita, insieme a del prosciutto crudo o altri salumi.

Autore: Francesca Vassallo
Blog: La maggiorana persa