BREVE GUIDA ALLE SPEZIE PER DOLCI

Il Carnevale non fa altro che farci pensare a tutte quelle mamme, zie e nonne intente a friggere e a spolverare di zucchero a velo i loro dolci più tipici. E poi pensando ai dolci, ci sono venuti in mente gli aromi e le spezie.

Le spezie sono sostanze aromatiche dolci o piccanti di origine vegetale. Si utilizzano per la produzione degli insaccati, la preparazioni di arrosti, nei ripieni, nei panificati, nei cocktail, col pesce… ma le spezie non si abbinano alla perfezione solo con i piatti salati, sono fantastiche anche nei dolci.

Fra le spezie più diffuse per la preparazione di dolci, ci sono sicuramente le stecche di vaniglia, un aroma che più o meno tutti abbiamo già assaggiato nella buonissima crema Chantilly, ad esempio. E per il vostro dessert volete un retrogusto caldo fragrante, dolce-piccante o simile alla noce moscata? Ecco la nostra breve guida alle spezie più conosciute in pasticceria e la loro descrizione, per scegliere il meglio per le nostre papille gustative:

Anice: dolce, simile ai semi di finocchio con un lieve retrogusto di menta e liquirizia

Anice stellato: intenso, sentore di anice e liquerizia, dolce-piccante

Cannella: forte, legnoso, fruttato, caldo fragrante

Cardamomo: molto intenso, caldo, dolce e penetrante, aroma di limone

spezie dolci_carvi

Carvi, cumino dei prati

Carvi: medio, dolciastro, anice e limone leggero

Chiodi di garofano: molto intenso, pungente, dolce, speziato

Coriandolo: dolce, fresco agrumato

Macis: penetrante, simile alla noce moscata, ma più delicato, dolce

Tamarindo: medio, aspro, leggermente acidulo dolce

Zenzero: deciso, piccante, forte aroma di limone

Carvi… macis… e chi le ha mai sentite?

Sono spezie dal nome poco noto ma dal gusto accattivante.

Il carvi è una pianta biennale originaria dell’India, coltivata anche in Europa. È una spezia antichissima, ottima nei dessert a base di frutta e nei panificati. La parte più utilizzata della pianta è il suo frutto (seme), di colore marrone, a forma di mezzaluna e dal sapore simile all’anice. Il carvi è anche conosciuto con il nome di “cumino selvatico” o “cumino dei prati” perché il suo frutto ricorda proprio quello del cumino. I principi attivi e le proprietà terapeutiche sono contenute nei semi, e più precisamente nel loro olio essenziale.

Tra le numerose proprietà benefiche per la salute del nostro organismo, ricordiamo:

  • L’olio essenziale di carvi è un antistaminico naturale e può essere utilizzato per lenire gli effetti delle allergie.
  • Abbassa il colesterolo. La fibra presente in questa spezia protegge la mucosa del colon dalle sostanze dannose, diminuendo così il riassorbimento del colesterolo LDL e abbassandone il livello.
  • Proprietà digestive. L’assunzione dell’olio essenziale favorisce il processo digestivo e ripristina la flora batterica.

L’atra spezia che ha acceso la nostra curiosità è il macis, ovvero una sezione del frutto della pianta Myristica fragrans, originaria delle Isole Molucche (Indonesia), che non è nient’altro che la parte interna rossa che riveste il seme, conosciuto come noce moscata! Due spezie al prezzo di una… potremmo quasi dire! Dopo che la noce viene estratta, si prende questo involucro rosso, viene appiattito e successivamente essiccato. Il sapore è simile a quello della noce moscata, ma molto più delicato. Molti consigliano di non acquistarlo in polvere poiché perderebbe la sua fragranza: meglio procurarselo intero e polverizzarlo al momento di impiegarlo nella ricetta. Ne basta veramente poco per donare un aroma delizioso ai vostri dolci (e poi ha un costo decisamente elevato, meglio usarne poco per volta!)

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Macis, la parte rossa che circonda la noce moscata


Fonte: www.spezie.net