OLIO D’OLIVA: CONDIMENTO DELLA NOSTRA CULTURA

L’olio di oliva è l’alimento base della nostra cucina mediterranea.

olio_culturaIn alcuni casi ci sono preparazioni in cui diventa addirittura l’ingrediente principale, come nella classica bruschetta, dove il pane, tostato, viene unto con un filo di olio, o nel pinzimonio, cioè quando le verdure di stagione, rigorosamente crude, vengono intinte in questo delizioso estratto di olive per essere gustate nella loro genuinità.

Ma oltre a essere il re indiscusso dei nostri piatti, l’olio fa parte della storia del nostro territorio da secoli, basti pensare ai paesaggi del sud Italia, dove gli ulivi puntellano il terreno arso dal sole conferendogli il loro caratteristico aspetto.

Oltre che come uso alimentare, l’olio è stato utilizzato, in particolare dai Greci, come medicamento, ornamento, come combustibile per produrre luce, come segno di onorificenza  nei confronti di eroi e defunti, o ancora negli scambi commerciali come “moneta pregiata”, nella cosmesi, nella liturgia sacramentale e nella consacrazione dei re.

Al tempo dei Romani, invece, i rami dell’ulivo venivano intrecciati in corone che erano destinate agli eroi in segno di gloria, oppure venivano utilizzati negli ornamenti nuziali come augurio di prosperità.

Ma con l’avvento del Cristianesimo, il principale uso risulta essere quello liturgico: la tradizione cristiana conserva ancora oggi il valore simbolico legato a questa pianta, nei sacramenti, nello scambio di rami benedetti in segno di pace, nella lampada che arde perennemente accanto al tabernacolo, alimentata ad olio.

Sono tante le cooperative italiane aderenti a Confcooperative che producono olio d’oliva di qualità. Noi abbiamo incontrato il Direttore de La Goccia d’Oro, l’oleificio cooperativo situato nella provincia di Agrigento: cliccando qui potrete scoprire la storia e l’etica di questa bella realtà cooperativa, ma anche conoscere il duro lavoro di quegli uomini che, uniti da un profondo legame, coltivano con passione la loro terra.