Alimenti e scadenze. Gli 8 prodotti da controllare (e forse buttare)

Il 2020 ci ha permesso di conoscere meglio la nostra dispensa e imparare a sistemarla, ottimizzando al meglio le provviste per non andare al supermercato ogni tre per due.

Ma proprio mentre riponiamo al loro posto le nuove provviste, capita di imbattersi in vecchie confezioni, barattoli e pacchetti che vivono lì dentro da chissà quanto tempo. Cosa fare in questi casi? Tutto dipende dal tipo di alimento. Bisogna valutarne la salubrità, l’aspetto e l’efficacia che essi possono ancora avere se utilizzati all’interno di ricette.

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Qui di seguito, gli 8 prodotti da controllare (e forse buttare), se dimenticati nella dispensa:

Lievito

Il lievito, fresco o in polvere, è una sostanza viva. Perciò se vecchio, non sarà in grado di far lievitare nel modo migliore le vostre torte o pagnotte. Se il pacchetto è chiuso, può mantenersi per un anno a temperatura ambiente. Se aperto, data l’esposizione all’aria, deve essere utilizzato entro un paio di mesi.

Un trucco per capire se il lievito è ancora funzionante? Mescolarne un pizzico in acqua dolce calda, ma non bollente: se produce schiuma, allora, il livito è ancora attivo.

Farina

La farina si conserva al massimo 6-8 mesi. Dopo questo periodo, il suo sapore inizia ad essere stantio e potrebbe iniziare a popolarsi di farfalline e filamenti. C’è però differenza tra le farine bianche e quelle integrali: quelle bianche, la 0 e 00, subiscono poche alterazioni, tendendo a durare di più. Quelle integrali, ovvero la tipo 1 e 2, sono facilmente deperibili e iniziano ad assumere un gusto rancido dopo uno o due mesi. Questo accade perché al loro interno contengono più nutrimenti e acidi grassi.

Per evitare che deperiscano, conservatele in frigo dopo l’apertura.

Spezie

A differenza di altri prodotti, le spezie non vanno a male, ma con il tempo il loro sapore perde di intensità, degradandosi nel tempo (soprattutto quelle in polvere e macinate). L’ideale è consumarle entro 3 mesi dalla data di acquisto.

Per capire quando una spezia inizia a perdere l’aroma bisogna osservare il colore: ad esempio, se la curcuma o il curry iniziano a mancare di brillantezza significa che bisognerebbe smettere di utilizzarle nelle proprie ricette.

Lenticchie

Attenzione a dove conservate le lenticchie secche! Se posizionate in un luogo umido e non fresco, tendono a inglobare umidità, portandole a diventare acidule. Meglio consumerle entro un anno.

Riso

Se conservato nella confezione chiusa, il riso durerà a lungo, anche oltre la data di scadenza. Una volta aperta, però meglio consumarlo nel minor tempo possibile: con il passare del tempo, infatti, cambia la superficie del riso e ci metterà molto più tempo a cuocere e ad assorbire acqua, con il rischio di perdere di cremosità.

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Bicarbonato

Come il lievito, con il tempo il bicarbonato perde la sua “potenza”. Una confezione di bicarbonato di qualche mese più in là rispetto alla sua data di scadenza non comporta danni alla nostra salute, ma alle torte e ai dolci, in quanto appariranno poco soffici e più bassi. Meglio quindi buttarlo quando sono trascorsi più di sei mesi dall’acquisto.

Aceto

Ingrediente vivo come il lievito, l’aceto è ricco di microorganismi: non può andare a male, ma allo stesso tempo potrebbe fermentare e sviluppare la “madre”, ovvero un accumulo di lieviti leggermente viscidi ma totalmente innocui. In alcuni casi potrebbe scolorire o sviluppare dei sedimenti e il suo profilo aromatico potrebbe cambiare.

Se volete rallentare la fermentazione, conservate gli aceti nel frigorifero sin dall’inizio.

Caffè

Appena dopo la macinazione, il caffè inizia a perdere i nutrienti e l’intensità di sapore. Per poterlo conservare al meglio, lasciatelo all’interno del sacchetto in cui viene fornito, il quale ha la capacità di lasciare traspirare i gas che si formano all’interno e non permette alla luce, che fa invecchiare il caffè, di penetrare.

Il miglior posto per conservare il caffè, tuttavia, non è la dispensa o il mobiletto della cucina. Dato che i suoi chicchi o la polvere contengono acidi grassi che irrancidiscono facilmente con il calore, il consiglio è di riporlo in un luogo fresco e buio, come il frigo.

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