Fase 2. Come cambierà fare la spesa?

Si avvicina la data fatidica della “Fase 2”! A sentir parlare di Fase 2, sembra di stare all’interno di uno dei videogiochi di mio figlio; superati brillantemente alcuni ostacoli, si passa al livello successivo. Il piccolo particolare è che siamo nella vita reale!

Ma cosa significa passare alla Fase 2? Che potremo riprendere la nostra vita come se nulla fosse accaduto? Che banalmente potremo recarci al supermercato senza il rischio di incappare in code interminabili e mal gestite? Eh no, proprio no!

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Nulla è certo, ma secondo alcune indiscrezioni saranno previsti guanti monouso per fare la spesa, gel disinfettante per le mani vicino alle casse e ai sistemi di pagamento, orario di apertura più lungo per evitare assembramenti. I lavoratori dovranno indossare la mascherina e saranno effettuate le pulizie almeno due volte al giorno; barriere di plexiglass e cassiere con la visiera potrebbero, poi, diventare la norma.

Oggi sono andata al solito supermercato; a parte un’ora e poco più di coda e la solita vecchietta che borbotta e che pretende di superare la coda, una volta entrata (“Per me si va nella città dolente, per me si va nell’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente…”), ho assistito alle performance di una orda di barbari incurante del metro di distanza, pronta a lanciarmi sguardi di sfida laddove io avessi fatto un passo falso, tipo starnutire o aggiustarmi la mascherina per poter respirare. E non voglio pensare a quando ritornerò in ufficio e al poco tempo che avrò a disposizione per fare la spesa!

Abbondano, poi, le fanta-proposte mutuate dall’esperienza di un certo Paese, piuttosto che da un imprenditore illuminato.

Ecco che salta alla mente l’esempio del punto di vendita Iperal di Cassina de Pecchi (Milano), dov’è stato inaugurato il primo sanificatore per carrelli della spesa, oppure l’immaginario modello olandese (che forse è più serbo o inglese, ma non si è capito) che prevederebbe orari dedicati, nei negozi e nei supermercati, ad uso esclusivo delle fasce più fragili della popolazione, come ad esempio gli ultra 65enni.

Ma la migliore delle proposte ci viene direttamente dal mondo universitario: l’uso di app per prenotare il proprio accesso al supermercato ed evitare assembramenti! Fantastico! Con questa supero ogni livello ed arrivo direttamente alla fase 10!

LP