Torta di riso nero all’olio e lavanda con albicocche e nocciole

Olio, che è poesia solare decantata sulle note di una musica prodotta dal vento che suona uno strumento unico, l’ulivo, passando tra le foglie, avvolgendosi attorno ai rami nodosi, accarezzando i frutti che attendono di esser pronti a regalare all’uomo una delle più grandi risorse che legano cucina, salute, storia, umanità.

Poi riso, traduzione commestibile della fascinazione di un nero che dichiara di essere lontano dal concetto di non colore e assenza di luce, e che mi conduce nella dimensione in cui il mio inconscio porta a maturazione i suoi frutti: i sogni.

E ancora lavanda, fiore che non con petali dalle forme opulente, ma con piccoli ovali profumatissimi che dimostra come, a volte, la bellezza, origini inevitabilmente dalla solidarietà collettiva: osservate un singolo fiore, poi un cespuglio, poi un intero campo di lavanda: quel viola incredibile che sazia gli occhi lasciando la mente e lo spirito privi della capacità di gerar parola, nasce dall’insieme.

Quindi miele, dono fatto di istinto, vita, quotidianità delle api. Fluido o cristallizzato, mono o multi florale, dolcissimo o amarognolo, perché l’amore ha mille forme, mille colori, mille declinazioni.

Dunque altri due figli d’albero: le albicocche e le nocciole, fresca e vellutata nel sapore e nella forma la prima, profumata, oleosa, secca la seconda, ognuna con una canzone da cantare che parla della potenza stupefacente di radici, tronchi, rami, foglie.

Cibo è entrare nelle cose, sentire e lasciare che i risultati emergano spontaneamente, facendosi parole: io lo vivo così. L’analisi non la voglio lasciare entrare. Voglio la forza delle emozioni pure.

Questo dolce, particolare nel sapore, è molto semplice da realizzare e vi permetterà di deliziare e divertire i vostri ospiti.

La torta di riso nero porta in sé il colore e l’aromaticità del cereale, accompagnati dal profumo e dal gusto elegante della lavanda. La tartare di albicocche, condita con miele e un goccia di olio, bilancerà con la sua freschezza e con la piacevole nota acida del limone, mentre le nocciole tostate daranno la parte croccante caratterizzando l’insieme con il loro gusto raffinato.

Ho realizzato questa ricetta in collaborazione con La Goccia d’Oro, azienda produttrice di olio extravergine di oliva con sede a Menfi – AG che aderisce al progetto QUI DA NOI.

L’olio che ho usato è Val di Mazara D.O.P., ottenuto da olive di qualità superiore, esclusivamente con procedimenti meccanici. Si tratta di un olio ricavato dalle cultivar Nocellara (60%), Cerasuola (20%) e Biancolilla (20%), raccolte con brucatura manuale e molite il giorno stesso.

Gli uliveti si trovano a Menfi (AG) e Castelvetrano (TP), tra i 50 e i 200 metri sopra il livello del mare. Le olive sono raccolte dal 10 al 31 ottobre. Come indica il produttore, questo olio è delizioso sul pane caldo o tiepido, perfetto per arricchire i piatti della tradizione, sorprendente se utilizzato nei dolci, tra i quali il gelato alla vaniglia.

torta-riso-nero-olio-lavanda-albicocche-nocciole_UbertiIngredienti
(dosi per 6 persone)
Per la torta:
150 grammi di riso nero
10 grammi di olio extravergine di oliva Val di Mazara D.O.P. La Goccia d’Oro
3 cucchiai di miele di ciliegio o, in mancanza, miele millefiori primaverile oppure miele di castagno o tiglio molto soft
2 uova medie
3 piccoli fiori di lavanda
Per la tartare di albicocche:
200 grammi di albicocche mature ma non molli
1 cucchiaino di olio extravergine di oliva Val di Mazara D.O.P. La Goccia d’Oro
Succo di limone q.b.
Scorza di limone grattugiata al momento q.b.
Miele di ciliegio o, in mancanza, miele millefiori primaverile oppure miele di castagno o tiglio molto soft q.b.
Inoltre:
16 nocciole private di guscio e buccia e tostate
6 piccoli fiori di lavanda per decorare
1 albicocca per decorare

Procedimento
Riscaldo il forno a 200°C in modalità ventilata.

Inserisco il riso nero nel robot da cucina dotato di lame e frullo a lungo, ma a intermittenza, fino a quando il cereale sarà ridotto in farina (è necessario che le lame siano ben affilate).

Trasferisco la farina di riso nero in una capace ciotola e unisco gli altri ingredienti della torta (se necessario riscaldo delicatamente il miele a bagno maria per fluidificarlo un po’ e favorirne la distribuzione nella preparazione), compresi i fiori di lavanda separati dagli steli e gli uni dagli altri.

Mescolo velocemente per ottenere un composto omogeneo che risulterà piuttosto liquido.

Fodero una teglia di 22 cm di diametro con carta da forno e verso l’impasto della torta, distribuendolo uniformemente e livellandolo bene.

Cuocio in forno a 200°C per 8 minuti circa: la torta deve asciugarsi pur rimanendo morbida ma non molle e nemmeno troppo dura (il tempo ideale dipende molto dal forno: nel dubbio riducete la temperatura e, se necessario, cuocete per un tempo più lungo). Estraggo dal forno e lascio raffreddare all’interno della teglia.

Nel frattempo preparo la tartare di albicocche.

Taglio i frutti a metà (ad eccezione di quello che tengo da parte per la decorazione), elimino il nocciolo, taglio la polpa a cubetti, poi la batto con un coltello affilato sul piano di lavoro, senza rendere il tutto troppo fine.

Trasferisco la tartare di albicocca in una ciotola e unisco un po’ di succo e scorza di limone e un po’ di miele (dipende dalla dolcezza dei frutti). Mescolo rapidamente, copro e metto da parte.

Distribuisco le nocciole sul piano di lavoro e, tenendo la lama di un grosso coltello parallela al piano, schiaccio delicatamente i frutti per frantumarli grossolanamente.

Con un coppa pasta di 6 cm di diametro, ricavo 6 dischi dalla torta.*

Distribuisco la tartare di albicocche sui dischi di torta avendo cura di lasciare un po’ di bordo e completo con le nocciole frantumate.

Decoro con una fettina di albicocca e un fiore di lavanda e servo immediatamente.

*CONSIGLIO ANTI SPRECO: non gettate via i ritagli della torta. Tagliateli a tocchetti e gustateli a colazione mettendoli in una tazza assieme a yogurt bianco e frutta fresca a pezzetti. Sono buonissimi anche accompagnati da marmellata di agrumi o confettura di frutta. Io li ho povati con una marmellata di limoni e con una confettura di pomodori…deliziosi!

Autore: Paola “Slelly” Uberti
Blog: Slelly – The Dark Side of Kitchen


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