IL TE’. BEVANDA MILLENARIA

tè_bnwIl tè è la bevanda più diffusa e consumata al mondo dopo l’acqua e la sua storia è davvero millenaria. Ne esistono moltissimi tipi che si distinguono per Paese di provenienza, modalità di coltivazione, tipologia di raccolta e lavorazione. Non si sprecano le citazioni sul tè in autorevoli romanzi: da Henry James, “Ci sono poche ore nella vita più gradevoli dell’ora dedicata alla cerimonia conosciuta come Afternoon Tea” a George Orwell “Il tè è una delle principali forme di civiltà in questo paese”.

Tutti questi elementi fanno del tè uno degli ingredienti più duttili e fantasiosi anche in cucina.

Partiamo da una piccola distinzione fra le tipologie di tè, così da orientarci dinanzi agli scaffali dei negozi. Esistono i tè bianchi (colore dell’infuso giallo pallido, gusto leggero, poco aromatico), i tè verdi (ricchi di antiossidanti, dal colore giallo intenso, gusto amarognolo), i tè semi-fermentati (dalle foglie larghe e poveri di caffeina) e infine i tè neri, i più diffusi in Europa (molto aromatici soprattutto nelle loro varianti aromatizzate, e ricchi di caffeina).

Molti anni fa, in Cina, il tè era utilizzato sia come bevanda sia come alimento: le sue foglie intere, una volta infuse, venivano mangiate. Il gusto occidentale forse non apprezzerebbe questo tipo di utilizzo del tè in cucina; per questo la cosa migliore è utilizzarlo come complemento nelle preparazioni sia dolci che salate.

tè_cinaUno dei modi più semplici per utilizzarlo è inserire nelle preparazioni il tè già infuso: il liquido può essere usato per macerare gli alimenti (come il tofu), per sfumare le pietanze (come nei risotti), per sciogliere ingredienti di una ricetta (come la maizena nei dolci), e può essere ridotto e trasformato in sciroppo dolce da accompagnare a morbide fette di torta, a macedonie, alla frutta, al gelato.

Si può utilizzare anche come ingrediente principale, utilizzando per esempio la polvere di matcha (un tipo di tè verde molto pregiato ridotto in polvere finissima), per realizzare primi piatti come gli gnocchi, oppure per biscotti, muffin e torte.

Un utile consiglio è quello di prepararlo utilizzando acqua minerale e non del rubinetto: le particelle di calcare e altri residui dell’acqua possono alterare il gusto della bevanda. Attenzione anche alla temperatura, che di norma non dovrebbe superare i 90°C. Il nostro consiglio è quello di spegnere il fuoco quando si iniziano a intravedere piccole bolle salire in superficie.

E ricordate:

“Il tè è saggezza liquida” (Anonimo)