TAGLIATELLE AI FUNGHI PORCINI CON RAGU’ DI CARNE E PISELLI

Questa pasta fresca è preparata senza uova e profumata con funghi porcini secchi.

FOTO PRINCIPALE TAGLIATELLE AI FUNGHI PORCINI......MG_5209Ingredienti
(dosi per 4 persone)
Per la pasta:
400 gr di farina 00
20 gr di funghi porcini secchi
Parmigiano q.b. (o pecorino)
farina di semola q.b.
Per il condimento:
250 gr di carne macinata (manzo o vitello)
100 gr di pisellini
1/2 porro tritato (o cipolla)
1/2 bicchiere di vino bianco
500 gr di passata di pomodoro
Prezzemolo tritato q.b.
Olio EVO, sale, pepe

Procedimento
Ammorbidire i funghi nell’acqua. Strizzare, filtrare l’acqua e tritare finemente insieme a 50 gr di farina.

Versare nel robot (oppure impastare a mano) la rimanente farina e i funghi tritati. Iniziare ad impastare aggiungendo l’acqua dei funghi (poca per volta) ed eventualmente ancora un po’, fino a raggiungere la consistenza di un impasto omogeneo, morbido e compatto.

Rovesciare l’impasto ottenuto sulla spianatoia e lavorare con le mani per 5 minuti, formare una palla e lasciare riposare coperto per circa 15 minuti (Foto 1).

Tirare la sfoglia sottile con il matterello  (o macchinetta sfogliatrice). Infarinare la sfoglia con la semola, arrotolare su se stessa e tagliare a strisce larghe 1 cm. Man mano che sono pronte lasciare asciugare le tagliatelle sulla spianatoia, spolverate con farina di semola (Foto 2).

Preparare il ragù: in un tegame versare un filo d’olio, porro, carne e piselli. Rosolare mescolando gli ingredienti per qualche minuto e sfumare con il vino bianco. Aggiungere la passata di pomodoro, aggiustare di sale, pepe e proseguire la cottura a fuoco dolce per circa 15 – 20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Se il sugo tende ad asciugare, unire un po’ d’acqua calda. (Foto 3)

Lessare la pasta in acqua bollente, salata, a cui si aggiunge un cucchiaio d’olio (per non farla attaccare). Tenere da parte un po’ d’acqua di cottura, scolare e condire con il ragù, prezzemolo e formaggio. Preparare i piatti e… a tavola!

Autore: Fernanda Demuru
Blog: il leccapentole e le sue padelle