A tavola con Massimo GILETTI: una divertente chiacchierata sui “buoni prodotti” italiani

massimo_gilettiUna piacevole e simpatica chiacchierata con Massimo Giletti, per scoprire qualche curiosità del suo rapporto con il cibo. Questa l’idea che avevamo da tempo e che ricorreva guardando ogni puntata de L’Arena, la sua ultima ‘creazione’ televisiva.

Ci stuzzicava l’idea di poter sapere che cosa piace a Massimo Giletti: che cosa pensa dei buoni prodotti italiani e che cosa arriva sulla sua tavola?

Ci siamo così permessi di disturbarlo. E Massimo Giletti è stato gentilissimo, ha sopportato pazientemente la nostra curiosità ‘culinaria’. Tra una telefonata e l’altra, alle prese con la definizione delle ultime interviste e degli approfondimenti per il suo programma, ci ha raccontato qualche cosa di sé.

Classe 1962, piemontese, Massimo Giletti è uno dei volti più famosi della televisione italiana. Sono davvero tantissime le sue esperienze in video, dalla “indimenticabile e irripetibile” – come lui ama definirla – esperienza con Giovanni Minoli a Mixer, per arrivare a Mattina in famiglia e Mezzogiorno in famiglia, passando da molte produzioni, fino ad oggi, proprio con L’Arena, a Domenica In.

La sua è una vita frenetica, ci spiega, nella quale c’è poco spazio per i momenti ‘slow’ dedicati al buon cibo, ma questo non significa non essere appassionati di cucina italiana: “Non sempre ho tempo di dedicarmi alla ricerca del ristorante particolare o di andare chissà dove a cena, ma di certo amo i buoni prodotti, di qualità, quelli italiani”.

Partiamo allora per questo viaggio alla scoperta di qualche lato poco conosciuto di Giletti. Che cosa non dovrebbe mai mancare sulla tua tavola? “Pepe, sale e olio, ovviamente italiano”. Da queste prime battute capiamo subito che sulla qualità Massimo Giletti non transige.
Ci addentriamo ancora nel suo rapporto con il cibo. Una passione a tavola, o meglio, per dirlo più in prosa, il suo piatto preferito? “Gamberoni. Anche solo e semplicemente bolliti”.

Abbiamo intuito, anche dalle numerose telefonate di lavoro che riceve mentre chiacchiera insieme a noi, che è sicuramente un uomo molto impegnato. Il suo lavoro, inoltre, comporta continui spostamenti da una parte all’altra d’Italia… allora gli chiediamo: qual è il piatto che le fa sentire ‘sapore di casa’? “Senza dubbio gli agnolotti con il sugo d’arrosto”, non può mancare un pensiero al Piemonte!

E in cucina, come se la cava? “Posso raccontare che la Clerici, quando eravamo fidanzati, si seccava perché facevo seppie con patate bollite e capperi, un piatto che a me piace molto, ma lei diceva che facevo sempre la stessa cosa. Dunque non sono vario, ma ho delle portate, come questa, che preferisco preparare, e così mi piace cimentarmi cucinando le mie specialità”.

Passiamo ai menù ideali. Il menù perfetto per una serata tra amici? “Pasta, con uno dei tanti sughi della tradizione italiana, se devo scegliere opterei per una carbonara. E poi non manca mai un ottimo spumante, tassativamente italiano.”

spumante_gilettiNon possiamo non fare questa domanda: il menù e il luogo ideali per un incontro romantico?
“Un panorama mozzafiato fa la differenza. Anzi le dico che la cosa più bella in assoluto è portare una donna su una spiaggia, fuori dal mondo e mangiare a lume di candela, cose semplici ed essenziali che ho cucinato io. E le assicuro che l’ho fatto”. Allora non può non dirci che cosa ha portato sulla spiaggia: “Gamberoni bolliti e conditi con limone e olio italiano, un’insalata di mare… l’importante in questi casi è la qualità degli ingredienti, poiché fa la differenza. Poi una bottiglia di spumante.” Restiamo per un attimo con il fiato sospeso a immaginare questa scena… facciamo i complimenti a Giletti per le sue doti culinarie, ma lui si schernisce: “Guardi che sono piatti davvero facili da cucinare.” Sorridiamo e con un pizzico di malizia ci lanciamo in un’altra domanda: e il dolce? “Quello non è facile portarlo da casa. Diciamo che ci vuole un’ottima macedonia.”

Archiviamo per un attimo questo sogno in spiaggia e torniamo alle domande più serie. Si dice spesso che l’agricoltura e l’allevamento intensivi sono necessari a sfamare un mondo sempre più “affollato”. Dall’altra parte c’è chi crede solo nel biologico e nel biodinamico. Dov’è il ragionevole punto d’incontro? “Intanto credo che ci sia una buona notizia da sottolineare. Con le ultime decisioni, a livello governativo, emerge che verranno destinati investimenti importanti nello sviluppo e nella ricerca in agricoltura, per il prossimo triennio. La ricerca è la chiave del futuro. Stiamo pagando la miopia di anni in cui non si è seguita questa linea. Abbiamo bisogno che i governi sostengano l’agricoltura. Per rispondere alla sua domanda, io sono per il buon senso, per la logica. L’agricoltura deve puntare alla qualità, non alla quantità. E’ costoso, faticoso, ma l’Italia, che ha questa fortissima immagine di eccellenza nel mondo ‘food’, deve produrre ‘qualità’. Non è stato fatto in passato, speriamo che nel futuro si cambi rotta.”

Cosa consiglierebbe ai produttori italiani per far ‘valere’ sempre di più le proprie produzioni? “Di essere più uniti e di alzare la voce con coraggio. Purtroppo se non si alza la voce nessuno ti ascolta.” Ci conceda allora un’altra curiosità. Noi intervistiamo, per il blog Qui da Noi, i nostri cooperatori che producono grandi prelibatezze, dai formaggi alla carne, dalla frutta alla verdura, dal vino all’olio…ha una curiosità, una domanda che vorrebbe porre loro? “Sicuramente mi chiedo quanto conti la passione nel tenere vivo questo modo di produrre e di vivere. Vorrei sentire da loro che cosa pensano di questo.”

Per concludere questa bella conversazione, pensiamo a un brindisi virtuale a tutti i buoni prodotti italiani della cooperazione. Cosa ci auguriamo per il futuro? “Che ci sia sempre più rispetto per l’agricoltura. Mi auguro che gli italiani ne capiscano il ruolo fondamentale e che abbiano rispetto per chi coltiva la terra e per chi produce ciò che mangiamo”.

Grazie a Massimo Giletti per questa simpatica e curiosa parentesi nella sua vita frenetica…lo salutiamo, sperando che la prossima volta, chissà, magari porti anche qualche prodotto “Qui da Noi” in una futura cena in spiaggia! Altrimenti ci “accontenteremo” di accompagnarlo con i nostri prodotti nella sua vita di tutti i giorni…

“Cin cin Massimo!”, ovviamente con un ottimo spumante italiano a farci compagnia.

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Reportage dall’Iraq